Questi luoghi hanno rappresentato il centro della loro vita, che da tradizione contadina veniva saggiamente scandita dai tempi della terra. Le albe d’estate venivano profumate dalla raccolta dei capperi, i tramonti di settembre colorati dalla vendemmia dello zibibbo, le domeniche d’ottobre rallegrate dagli amici che si univano alla raccolta delle olive e le miti giornate d’inverno trovavano ristoro nei giardini panteschi, che offrivano alle arance riparo dal vento.
Ogni piccolo pezzetto di terra era curato dalla famiglia per far crescere gli ortaggi e le verdure e riempire le proprie tavole ogni giorno. Nulla dava più gioia del condividere le delizie del proprio orto con gli altri, e passare una domenica tutti insieme, con le donne di casa che si davano da fare tra i furniddri della vecchia cucina e gli uomini che accendevano il vecchio forno a legna per sfornare il pane fresco.